Il Sacro Monte di Ossuccio
Il Santuario della Beata Vergine del Soccorso, a picco sull’Orrido del Tufo, con le sue 14 Cappelle sparse sul declivio del monte di Ossuccio, si erge a 419 metri s.l.m.
Il primo nucleo della chiesa fu edificato nel XVI secolo, subendo successive modifiche e ampliamenti fino al XVIII secolo periodo nel quale fu innalzato l’imponente campanile dopo 20 anni di lavoro.
All’interno oltre al primitivo dipinto della Vergine circondata da Sant’Eufemia e da altri Santi datato 1501, ora nell’altare di sinistra, vi si venera la statua marmorea della Madonna con Bambino, legata alla cinquecentesca leggenda del ritrovamento della Sacra Immagine, venerata come dispensatrice di Grazie.
Il culto nella zona del Santuario ha radici antichissime: probabilmente in questa zona sorgeva quel tempio dedicato a Cerere che Plinio il Giovane fece abbellire dall’architetto Muzio.
Passato il ponte sul Perlana, inizia il grande viale delle cappelle lungo il quale si allineano i 14 tempietti racchiudenti i Misteri del Rosario. Le Cappelle, costruite fra il 1623 e il 1710 e adornate da 230 statue a grandezza naturale, sono veri capolavori d’arte degli stuccatori intelvesi oltre ad essere una rara rappresentazione etnografica e folkloristica di quei tempi. Alcune di queste furono fatte costruire con il contributo di emigranti che all’estero trovarono fortuna, i cui stemmi marmorei adornano le facciate.
La principale solennità del Santuario si celebra nel giorno della natività di Maria (8 Settembre) con grande afflusso di pellegrini da tutti i paesi del Lario.