Bartolo di Fredi Adorazione dei Pastori (1383-1388) particolare Pinacoteca Vaticana

Bartolo di Fredi
Adorazione dei Pastori (1383-1388) particolare
Pinacoteca Vaticana

Santo Natale 2020 – Capodanno 2021

Care amiche, cari amici,
con gli Auguri desideriamo condividere con Voi alcune riflessioni.

In un periodo di distanziamento, di limitazione, di difficoltà fisiche, sociali, morali, abbiamo bisogno di ritrovare il senso del tempo, abbiamo bisogno di ritrovare il luogo in cui collocare i nostri ricordi e il nostro presente, attraverso cui ritrovare la speranza e la fiducia della prospettiva.

Un tempo e un luogo necessari perché tutto, e questo periodo in particolare, non ci passi accanto e ci lasci indifferenti, chiusi in una difesa sterile. Un tempo e un luogo che ci permettano di raccogliere gli stimoli a uscire dalle nostre fatue sicurezze per ritrovarci migliori. Ancora una volta non rassegniamoci alla mediocrità dello stare fermi, guadiamoci per un breve istante dentro, per poter poi uscire, andare incontro. Non lasciamoci sopraffare dalla sfiducia e dalle difficoltà. Prendiamo coscienza dei talenti che ci sono stati donati, non nascondiamoli, facciamoli fruttare nella disponibilità.

Luogo e tempo che si concretizzano in tante persone reali, amiche, amici, colleghi: Irene Silvia Emilio Sada Giuseppe Lanati Raffaele Giura Corrado Lamberti che anche se non più presenti fisicamente continuano a esserlo in tutto il bene fatto. A Loro a tutti Grazie.

È tempo anche di preghiera a Maria in attesa, preghiera che se riconosce la nostra inadeguatezza e la nostra povertà è anche certezza di sostegno:

“Tu posi piano su di noi le tue mani protettrici, e il tempo di questo amore trasparente e intimo rabbonisce le tempeste in cui ci siamo consumati.

Gettiamo nel grembo tuo la nudità dei nostri sogni tatuati di tremula cenere e vuoto. Ma, gradino dopo gradino, anche barcollando, noi ascendiamo se tu chini su di noi il tuo sguardo, vasto spazio di visione. Ci consola l’abbraccio del tuo silenzio in fiore, e la canzone del tuo sorriso ci risolleva, poiché il miracolo di Dio si fa frutto nel ventre tuo. Inizia in te il verbo festivo, promesso e in pienezza. Per questo, nel tempo dell’attesa siamo in cerchio festanti attorno al tuo grembo.”

Card. José Tolentino Mendonça

Aiutaci, pur nelle difficoltà, paure, incompletezza, nel restare nella oscurità del non essere riconosciuti, a costruire la relazione vitale che è l’incontro con gli altri, a scoprire quanto è veramente essenziale.

Voglio concludere con le parole tratte dalla composizione di Adelmo Fornaciari – Zucchero –, al quale mi accomuna il territorio di origine Reggio Emilia:

“…Io non voglio un mondo senza te”

È l’augurio che faccio dove “Te” è chi ci sta accanto, chi condivide con noi giorni, luogo, esperienze, scelte, affetti, ma anche lo Straniero che suona alla nostra porta in cerca di aiuto, chi forse da tempo non incontriamo, con cui non riusciamo da troppo tempo a parlare. Cogliamo la singolare opportunità di riscoprire che il “ Te” ha un volto, una voce, un luogo in cui si muove, che per noi è importante.

Buon Natale di gioia e Buon Nuovo Anno sereno

Rita e Gian Paolo