Santo Natale 2013 – Capodanno 2014

Care Amiche, Cari Amici, Simpatizzanti della Associazione Culturale “Isola Comacina”

È abitudine, in occasione della Festa del Santo Natale e in occasione del Nuovo Anno, inviare gli auguri accompagnati da un breve commento sulle attività svolte e dal programma per le attività da proporre.

Tutto è stato doverosamente modificato dalla necessità di lasciare spazio a Osvaldo, non solo ricordo ma rinnovo della Sua presenza e della Sua testimonianza.

Il 2 Giugno 2012 inaugurammo l’Esposizione delle Icone di Flavio.
Avevo parlato con Osvaldo dell’intenzione di organizzare eventi concomitanti che valorizzassero il significato dell’iniziativa: la visita a l’Abbaye Notre-Dame de Tamié, di cui è Priore Ginepro, e il “Concerto per Le Icone”.
La proposta fu condivisa con entusiasmo e la sera del 9 Giugno, nella Chiesa Parrocchiale, la Corale Polifonica “Pieve di Isola”, di cui Osvaldo era Presidente, tenne il memorabile Concerto per Le Icone. Dico memorabile non riferendomi soltanto alla scelta dei brani, alla qualità della esecuzione ma anche alla bellezza della serata e soprattutto all’emozione affettiva, alla commozione, al pathos che ha suscitato. Oltre il pathos c’è solo il silenzio che ci rende consapevoli della nostra inadeguatezza e, forse proprio per questo, costituisce l’elemento indispensabile per l’incontro con Chi solo sa dare la risposta definitiva, con Chi ci permette di scoprire e gustare lo stupore e la bellezza dell’essere.
Osvaldo si è reso disponibile nell’umiltà, che non è semplicemente defilarsi, mettersi in secondo piano, ma è la grandezza di chi sa farsi strumento. L’umiltà unita alla semplicità e all’onestà di cui Osvaldo ha dato testimonianza e che ha proposto anche attraverso la Sua arte del canto e della musica, costituisce per noi il richiamo a resistere alla facile tentazione del vano, del superfluo, dell’orgoglio egoistico. Il silenzio e l’umiltà ci guidano alla ricerca della verità. Sono l’antidoto a quanto affermato da Saul Bellow:

Un uomo può ben dire: d’ora in poi dirò sempre la verità. Ma la verità lo sente e scappa ed è già nascosta prima che lui abbia finito di parlare.

Saul Bellow, “Herzog” – 1964

L’augurio è lasciarci coinvolgere nel pathos, fare silenzio per lasciare spazio alla Verità. E anche di questo dire grazie a Osvaldo come si dice grazie agli amici più cari.

Gian Paolo