Santa Pasqua 2020
Care amiche e cari amici,
in questo periodo così difficile e travagliato, avevo pensato di farvi partecipi di alcune considerazioni sul Tempo il Silenzio l’idea che abbiamo di Dio e chi siamo davanti a Dio.
Ho deciso di rimandare ad altro momento le considerazioni.
Sentiamo più pressanti le domande fondamentali che sempre hanno accompagnato l’uomo: chi sono? da dove vengo? dove vado? E la risposta ci è spesso difficile, incerta.
Un aiuto ci viene dalla immagine di Piazza Sampietro solo apparentemente vuota, in realtà traboccante di sentimenti, sensazioni, sofferenza, dolore, ma anche affetto, condivisione, sacrificio, fiducia, speranza, atti e testimonianze di amore.
Papa Francesco si rivolge non al Dio forte e terribile, ma al Dio della misericordia e dell’amore, al Dio che si offre per essere immolato dalla Sua creatura.
Riconciliamoci con la gioia.
La Pasqua sconfigga il nostro peccato,
frantumi le nostre paure
e ci faccia vedere le tristezze, le malattie,
i soprusi e perfino la morte,
dal versante giusto: quello del “terzo giorno”.
Da quel versante, il luogo del cranio ci apparirà come il Tabor.
Le croci sembreranno antenne, piazzate per farci udire la musica del Cielo.
Le sofferenze del mondo non saranno per noi i rantoli dell’agonia, ma i travagli del parto. E le stigmate lasciate dai chiodi nelle nostre mani crocifisse,
saranno le feritoie attraverso le quali scorgeremo
fin d’ora le luci di un mondo nuovo!
Porgo a tutti Auguri affettuosi di Serena e Santa Pasqua
La poesia ci aiuti ad annunciare con gioia “Χριστός ἀνέστη!” il Signore è risorto
e rispondere con entusiasmo “Ἀληθῶς ἀνέστη! ” è veramente risorto