Chi siamo
La nostra Mission
Promuovere e favorire la crescita umana, artistica, culturale, spirituale, sociale, il rispetto della legalità, attraverso la scoperta, la valorizzazione, la tutela, del patrimonio artistico e ambientale del comprensorio da Ossuccio a Tremezzina.
Dall’era preistorica, attraverso i reperti romani, il Romanico, il Medio Evo e il Barocco, al Razionalismo.
L’Arte è la manifestazione, attraverso il bello, del Tutto, dell’Assoluto nel limitato…
Storia dell’Associazione
Il 06 Giugno 1997 viene rifondata ufficialmente l’Associazione Culturale “Isola Comacina”, che a suo tempo aveva avuto come promotore e presidente l’Architetto Luigi Mario Belloni.
Lo spirito che aveva animato la ricerca storica e culturale nel territorio di Ossuccio, e non solo, dell’Architetto Belloni e di sua moglie Sig.ra Dott.ssa Mariuccia Zecchinelli è stato ripreso con entusiasmo dalla nostra Associazione indirizzando le iniziative alla valorizzazione del patrimonio artistico, colturale e ambientale del comprensorio di Ossuccio. Siamo convinti che, attraverso interventi concreti, la mission che abbiamo individuato sia strumento di crescita individuale e comunitaria. Il recupero, attraverso la memoria, dei valori che ci sono stati tramandati permette di riconoscerne la fondamentale importanza che non si stempera nel passare del tempo. Valori irrinunciabili costituiscono stimolo a non adagiarsi, a meglio guardare alle potenzialità culturali, spirituali, civili di cui siamo depositari e che siamo invitati a condividere.
L’augurio e l’impegno è di “non rassegnarsi alla mediocrità”.
In seguito alla confluenza, nel 2014, del comprensorio di Ossuccio nel Comune di Tremezzina, si è ampliato l’ambito di intervento della Associazione Culturale, rivolgendosi al patrimonio del nuovo territorio comunale che comprende le frazioni di Ossuccio – Lenno – Mezzegra – Tremezzo, in collaborazione con Amministrazione, Associazioni e Organizzazioni locali, oltre a consolidare la disponibilità nei confronti di espressioni culturali e artistiche che operano sul Lago di Como e nella “Valle Intelvi”.
Il tuo primo dovere, compiendo il tuo servizio nella razza umana, è di sentire dentro di te tutti gli antenati. Il secondo di continuare la loro opera. Il terzo di affidare al figlio l’ordine di superarti.
Corriamo. Sappiamo che corriamo a morire, ma non possiamo fermarci… Reggiamo una torcia e corriamo. Il nostro volto per un attimo viene illuminato, ma precipitosamente affidiamo la torcia a nostro figlio…
L’invito è all’ascolto perchè tanti valori possano trovare in noi strumenti consapevoli, liberi e attivi recuperando “il messaggio ininterrotto che di silenzio va formandosi…”